L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che lavori di riqualificazione energetica effettuati su uno stesso stabile in anni diversi non vanno intesi come consecutivi dei precedenti interventi, ma come lavori diversi.
Ciò significa che ognuno di essi ha il proprio tetto di spesa per l’ecobonus. La dimostrazione dell’autonomia dei lavori è data dagli adempimenti amministrativi necessari per la loro realizzazione, come la Cila e la comunicazione all’Enea. Ciò è stato precisato nella Risposta 143 del 23 gennaio 2023 dell’Agenzia delle Entrate.
Quali sono i benefici della società proprietaria dell’immobile?
Inoltre, la Società proprietaria dell’immobile può beneficiare della detrazione fiscale del 65% fino a un valore massimo di 60mila euro per le spese di sistemazione e rifacimento del tetto nel 2019, e della detrazione fiscale del 50% fino a un valore massimo di 60mila euro per le spese sostenute per la sostituzione degli infissi nel 2020. L’Agenzia delle Entrate ha precisato che l’autonoma configurabilità dell’intervento è dimostrata da elementi riscontrabili in via di fatto oltre che dall’espletamento dei relativi adempimenti amministrativi.
L’Agenzia delle Entrate spiega che la lavorazione per essere considerata detraibile rispetto a quelle eseguite in anni precedenti sulla stessa unità immobiliare, deve essere certificata mediante documentazione richiesta dalla normativa come precisato nella Circolare 17/2015 dell’Agenzia delle Entrate.
Inoltre, la Circolare 19/2020 indica che per definire assestante l’intervento è necessario dimostrare l’espletamento di tutti gli adempimenti amministrativi (Scia, ove richiesto collaudo, o dichiarazione di fine lavori.)
Cosa bisogna aspettarsi da questa risposta?
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che gli interventi di riqualificazione energetica effettuati su uno stesso immobile in anni diversi non vanno considerati come una prosecuzione del precedente lavoro, ma come interventi distinti. Ciò significa che ognuno di essi ha il proprio tetto di spesa per l’ecobonus. La dimostrazione dell’autonomia dei lavori è data dagli adempimenti amministrativi necessari per la loro realizzazione, come la Cila e la comunicazione all’Enea. Ciò è stato precisato nella Risposta 143 del 23 gennaio 2023 dell’Agenzia delle Entrate. La Società proprietaria dell’immobile può beneficiare delle detrazioni fiscali per le spese sostenute in anni diversi per i lavori effettuati sullo stesso immobile. Inoltre, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che per essere considerato autonomamente detraibile rispetto a quelli eseguiti in anni precedenti sulla medesima unità immobiliare, l’intervento deve essere autonomamente certificato dalla documentazione richiesta dalla normativa edilizia vigente.