PSC Cantiere: la guida pratica sul Piano Sicurezza e Coordinamento per garantire la gestione in sicurezza dei lavori.
Nel mondo dell’edilizia e delle costruzioni, la sicurezza sul posto di lavoro riveste un ruolo di fondamentale importanza: i tecnici professionisti del settore sono ben consapevoli dei rischi che possono insorgere durante l’esecuzione dei lavori in cantiere e delle misure necessarie per prevenirli.
In questo contesto, il Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC cantiere) emerge come strumento cruciale per garantire la sicurezza ed il benessere dei lavoratori, nonché per garantire il rispetto delle normative di settore.
Se sei interessato ad approfondire le responsabilità in capo alla figura professionale del Coordinatore per la Sicurezza in cantiere ed a chiarirti tutti i dubbi riguardo l’importanza del Piano di Sicurezza PSC cantiere, troverai sicuramente questa breve guida molto utile, perché ti aiuterà a comprendere meglio gli aspetti di gestione e coordinamento della sicurezza e delle imprese in cantiere. Continua a leggere per ottenere una panoramica completa sul Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC cantiere) e per scoprire come questo strumento può contribuire a garantire la sicurezza delle aree di lavoro in cantiere.
Chi è il responsabile della redazione e attuazione del PSC cantiere?
Il responsabile del Piano di Sicurezza e Coordinamento per ciascun cantiere è il Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione (il CSP), che si fa carico inoltre della progettazione operativa dell’intervento, rappresentando le varie fasi di lavoro – con la relativa attuazione delle misure di coordinamento delle imprese – nei lay-out di cantiere, ovvero gli elaborati progettuali (planimetrie, sezioni, prospetti) atti a definire completamente la progettazione esecutiva delle opere oggetto di intervento.
Nell’ambito degli appalti pubblici, ed in particolare con l’entrata in vigore del nuovo Codice Appalti (D. Lgs 36/2023), il Piano di Sicurezza e Coordinamento PSC cantiere si configura come documento obbligatorio già nella fase di progetto di fattibilità tecnico-economico (allegato I.7 del Nuovo Codice Appalti). Inoltre, secondo il Testo Unico della Sicurezza (D. Lgs 80/2008), il CSP dovrà interfacciarsi con il progettista delle opere per garantire la coerenza degli aspetti operativi e di sicurezza con quanto progettato.
Durante la redazione del Progetto Esecutivo, il Piano di Sicurezza e Coordinamento sarà nuovamente oggetto di revisione e verifica, al fine di garantire la coerenza con gli elaborati progettuali: specie nell’ambito di appalti complessi infatti è molto frequente riscontrare variazioni tra i vari livelli di progettazione previsti dal Nuovo Codice Appalti, pertanto occorrerà assicurare che tali modifiche siano recepite anche dal Piano di Sicurezza e Coordinamento, per garantire la sicurezza dei lavoratori in cantiere.
Le disposizioni contenute sul Piano di Sicurezza e Coordinamento dovranno essere attuate in fase di esecuzione delle opere dalle imprese ed il professionista che si fa carico della verifica e della sorveglianza dell’esecuzione delle opere è il Coordinatore per la Sicurezza in fase d’Esecuzione (il CSE).
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Quando è obbligatorio redigere il PSC cantiere?
Il Piano di Sicurezza e Coordinamento, come già accennato in precedenza, è regolamentato dal D. Lgs 81/2008 che ne stabilisce anche i criteri di applicabilità e le condizioni di obbligatorietà.
Per valutare meglio le condizioni per cui il Piano di Sicurezza e Coordinamento risulti obbligatorio nell’ambito di un appalto, occorre innanzitutto comprendere meglio la natura del documento: il PSC cantiere si configura come uno strumento di coordinamento, ed in particolare di coordinamento tra imprese.
Il PSC cantiere è obbligatorio pertanto quando si prevede la presenza in cantiere di almeno due imprese, indipendentemente dall’importo dei lavori e dalla durata del cantiere.
Ci sono poi alcuni casi in cui la redazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento è necessaria, in ragione della particolare complessità delle opere, che prevedono ad esempio lo smaltimento di sostanze tossiche o amianto, oppure il lavoro in spazi confinati, lavori in quota, utilizzo di sostanze cancerogene o esplosive.
In genere, la redazione del PSC cantiere nell’ambito degli appalti pubblici, è sempre prevista già durante le fasi di progettazione della fattibilità tecnico-economica; nell’ambito degli appalti privati invece, può verificarsi la circostanza in cui si necessiti l’impiego di più di un’impresa in cantiere soltanto in fase di esecuzione delle opere. In questo caso, la redazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento è obbligatoria, secondo quanto previsto dalla normativa, e sarà nominato un Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione che si farà carico della redazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento.
È bene precisare che il carattere di obbligatorietà non esclude la possibilità, sia nell’ambito privato che pubblico,
Quali sono i contenuti obbligatori PSC cantiere?
I contenuti obbligatori da riportare sul PSC cantiere sono riportati nel D. Lgs 81/08 ed in particolare nell’Allegato XV.
In particolare, la normativa prevede la produzione di una relazione esaustiva che tenga in considerazione tutte le attività ed i relativi rischi che possono generarsi in cantiere, durante l’esecuzione delle opere. Inoltre, il Testo Unico contempla la possibilità di implementare la relazione con alcuni elaborati progettuali (planimetria, sezioni, prospetti, se necessario anche descrittivi delle fasi operative) atte a definire completamente la fase di esecuzione dei lavori.
Infine, ricade in capo al Coordinatore per la Sicurezza (in fase di progettazione o di esecuzione, secondo il caso già descritto in precedenza) l’onere di computare i costi per la sicurezza in cantiere.
Se sei interessato ad approfondire il tema dei costi della sicurezza, pubblicheremo a breve una breve video guida esplicativa, oppure vai al LINK
In definitiva, i contenuti obbligatori del Piano di Sicurezza e Coordinamento possono essere riassunti come di seguito:
Il PSC deve essere:
- specifico per ogni singolo cantiere,
- di concreta fattibilità;
il risultato di scelte progettuali ed organizzative, secondo le misure generali di tutela previste dall’art. 15 del D. Lgs 81/08.
In relazione all’identificazione e descrizione dell’opera, il PSC cantiere conterrà le seguenti informazioni:
- indirizzo del cantiere e descrizione del contesto in cui saranno realizzate le opere;
Descrizione sintetica dell’opera, con particolare riferimento alle scelte progettuali, architettoniche, strutturali e tecnologiche
Il PSC cantiere dovrà contenere tutte le informazioni relative ai soggetti con compito di sicurezza, ed in particolare:
– Il committente
– Il Responsabile dei Lavori
– Il C.S.P.
– Il C.S.E. (se già designato)
– Le imprese (se l’appalto è già stato aggiudicato), ed in particolare i soggetti con compiti di sicurezza (datore di lavoro, RSPP, RLS, medico competente, preposto, direttore tecnico di cantiere, capocantiere, addetti alle emergenze, pronto soccorso, antincendio)
L’individuazione e valutazione dei rischi sarà realizzata in relazione ai seguenti aspetti:
– Area ed organizzazione del cantiere;
– Lavorazioni previste in cantiere
– Interferenza tra le lavorazioni
Allo stesso modo, la stessa valutazione andrà fatta in relazione alle scelte progettuali ed organizzative, procedure e misure preventive e protettive, con particolare riferimento a:
- Caratteristiche delle aree di cantiere, con particolare riferimento alla presenza di sottoservizi, linee aeree o interrate;
- Presenza di fattori esterni che comportano possibili rischi per il cantiere;
- Rischi che il cantiere possono comportare per l’area circostante;
Misure di coordinamento per ridurre al minimo il rischio di lavoro interferente.
L’analisi e la valutazione dei rischi dovrà essere eseguita anche in relazione all’organizzazione propria del cantiere, con particolare riferimento ai seguenti aspetti:
– Recinzioni di cantiere;
– Servizi igienico-assistenziali (Wc chimici, spogliatoi) o refettori (mense);
– Viabilità principale di cantiere;
– Impianti di cantiere (impianto elettrico di cantiere, illuminazione, adduzione acqua, impianti di terra);
– Eventuali apprestamenti e opere provvisionali (baracche di cantiere, ponteggi, trabattelli);
– Definizione delle aree di cantiere (aree di lavoro, aree di stoccaggio e deposito temporaneo dei materiali, modalità di approvvigionamento ed allontanamento dei materiali di risulta);
– Eventuali aree di deposito e stoccaggio materiali con rischio incendio o esplosione;
– Eventuali ulteriori aree da adibire a filtro per lo smaltimento e/o il trattamento di materiali contenenti amianto;
Valutazione dei rischi inerenti alle specifiche attività previste in progetto e relative prescrizioni operative e misure di coordinamento al fine di garantire la tutela dei lavoratori sul luogo di lavoro e l’esecuzione in sicurezza delle opere.
Perché il PSC cantiere è fondamentale per la sicurezza in cantiere?
Come già descritto in precedenza, il PSC cantiere riveste un ruolo fondamentale nella promozione e nell’assicurazione della sicurezza in cantiere e più nello specifico nel coordinamento delle attività che si prevede possano generare interferenza durante l’esecuzione dei lavori.
In particolare, la redazione di un buon piano di sicurezza e coordinamento è fondamentale per le seguenti ragioni:
- Identifica e definisce chiaramente i rischi presenti in cantiere: attraverso un’analisi accurata, vengono individuati i potenziali pericoli e si valutano le conseguenze che potrebbero derivarne. Questo consente di adottare preventivamente tutte le misure adeguate a minimizzarne l’effetto, garantendo un ambiente di lavoro più sicuro;
- Pianificazione ed organizzazione: il professionista che ha in carico la redazione del PSC cantiere dovrà curare tutti gli aspetti di pianificazione delle attività, soffermandosi in particolare sui possibili rischi generati dalle attività svolte in contemporanea (attività interferenti): questo consente di organizzare in modo efficace le risorse umane e materiali, nonché di stabilire la sequenza logica delle lavorazioni, prevedendo ad esempio lo sfasamento temporale e/o spaziale di opere interferenti e contribuendo ad aumentare la sicurezza generale del cantiere;
- Coordinamento e collaborazione: il PSC promuove il coordinamento e la collaborazione fra le diverse imprese e figure professionali. Attraverso una chiara definizione dei ruoli e delle responsabilità, il Piano di Sicurezza cantiere facilita la comunicazione e la cooperazione fra i vari attori del progetto, permettendo di affrontare in modo sinergico l’organizzazione dei lavori e garantendo una gestione integrata dei rischi.
- In ultimo, dal punto di vista burocratico: la mancata redazione del Piano di Sicurezza, quando obbligatorio, può comportare sanzioni amministrative e penali. È quindi importantissimo rispettare le disposizioni normative e garantire la corretta predisposizione di questo importante strumento per la sicurezza sul cantiere.
Il progetto di fattibilità tecnica ed economica si conferma come primo livello di progettazione, per l’esecuzione delle opere pubbliche e private e costituisce difatti la prima fase non a carico del committente o della stazione appaltante.
La realizzazione accurata del progetto di fattibilità tecnica ed economica è fondamentale per il prosieguo della progettazione, poiché dovrà contenere tutti gli aspetti atti a delineare tutte le caratteristiche dell’opera in modo chiaro ed inequivocabile. Inoltre, in previsione di un appalto integrato, il progetto di fattibilità tecnica ed economica è l’unico documento su cui si potrà basare l’aggiudicataria per la progettazione esecutiva e per la realizzazione dell’intervento.
I documenti e le informazioni che necessariamente devono essere riportate sul progetto di fattibilità tecnica ed economica sono i seguenti:
- Relazione generale;
- Relazione tecnica, corredata di rilievi, accertamenti, indagini e studi specialistici;
- Relazione di verifica preventiva dell’interesse archeologico ed eventuali indagini sul terreno;
- Studio di impatto ambientale, ove necessario;
- Relazione di sostenibilità dell’opera;
- Rilievi e stato di consistenza, nel caso di opere esistenti;
- Modelli informativi e relativa relazione specialistica;
- Elaborati grafici delle opere, in scale adeguate, integrati e coerenti con i modelli informativi;
- Computo estimativo dell’opera;
- Quadro economico di progetto;
- Piano economico e finanziario di massima
- Cronoprogramma
- Piano di Sicurezza e Coordinamento;
- Capitolato informativo, nei casi in cui previsto;
- Piano preliminare di manutenzione dell’opera e delle sue parti;
- Piano di monitoraggio geotecnico e strutturale;
- Piano particellare delle aree espropriande o da acquisire.
PSC e POS differenze tra i due documenti della sicurezza
La differenza tra Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC Cantiere) e Piano Operativo di Sicurezza (POS Cantiere) consiste nella finalità che si propongono i documenti, sostanzialmente diversi ma complementari:
- Il PSC cantiere Piano di Sicurezza e Coordinamento è un documento redatto, come abbiamo già visto, dal Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione (CSP) o Esecuzione (CSE), e costituisce parte integrate del Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica e del Progetto Esecutivo: il PSC prevede l’individuazione dei rischi presenti sul cantiere e definisce le misure preventive ed i mezzi di protezione da adottare al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori in cantiere, promuovendo il coordinamento tra le diverse imprese operanti in cantiere.
- Il POS Piano Operativo di Sicurezza si concentra invece sulla gestione dei rischi specifici del cantiere edile per la singola impresa, essendo redatto dal responsabile della sicurezza di ciascuna delle imprese presenti in cantiere, e fornisce ai lavoratori le linee guida per ridurre al minimo i rischi di infortunio e prevenire gli incidenti in cantiere.
Per maggiore chiarezza, nella tabella seguente, sono riportate tutte le caratteristiche di entrambi i documenti:
Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC cantiere) | Piano Operativo di Sicurezza (POS cantiere) |
È redatto dal Coordinatore per la sicurezza in fase di Progettazione (CSP) o, nei casi già descritti in precedenza anche dal Coordinatore per la sicurezza in fase di Esecuzione (CSE) | È redatto dal responsabile della sicurezza (non necessariamente dal datore di lavoro) di ciascuna impresa presente a titolo operativo sul cantiere |
È un documento obbligatorio, nei casi previsti dalla normativa: – presenza in cantiere di almeno 2 imprese – in caso di esecuzione di lavori particolarmente complessi | Alla presenza del PSC cantiere, è un documento che ciascuna impresa presente in cantiere deve obbligatoriamente sottoporre alla verifica del CSE |
Viene redatto in fase di progettazione (già previsto dal Nuovo Codice Appalti, per il Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica). | Viene redatto in fase di esecuzione dei lavori, prima dell’ingresso in cantiere. |
Viene revisionato e validato in fase di Progettazione Esecutiva ed infine verificato e validato dal CSE | |
La sua mancata redazione, quando obbligatorio, non consente il completamento dell’iter progettuale. | La sua mancata redazione e validazione, quando previsto dalla normativa (ovvero in presenza di un PSC cantiere) non consente l’accesso in cantiere all’impresa esecutrice. |
Riporta le misure di coordinamento per tutte le attività ed in particolare per i lavori che prevedono interferenza | Riporta tutte le modalità in cui l’impresa intende adottare le misure di sicurezza previste sul PSC cantiere |
È integrato da layout esplicativi di cantiere e dai costi della sicurezza | È integrato dal cronoprogramma redatto dall’impresa e dal layout di cantiere. |
È oggetto di verifica e validazione il possesso, da parte dei lavoratori in carico all’impresa esecutrice, di tutti gli attestati adeguati all’esecuzione dei lavori, che andranno allegati al POS. |