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Il BIM (Building Information Modeling) è uno strumento molto utile per chiunque lavori nel settore delle costruzioni. Non ci sono dubbi che il concetto di collaborazione stia diventando sempre più popolare negli anni. Ecco perché è fondamentale che tutti i lavoratori del settore siano consapevoli dei diversi livelli di maturità, ossia dei diversi livelli di utilizzo, del BIM.

Prima di continuare è però opportuno cercare di capire cosa significhi realmente BIM.

BIM E IL SETTORE COSTRUZIONI

Come abbiamo visto prima, BIM sta per Building Information Modeling. Semplificando, il BIM si riferisce a una metodologia di lavoro basata sulla creazione e sullo scambio di dati e informazioni tra i vari attori che collaborano al progetto. Basandoci su queste informazioni può essere gestito l’intero lavoro. Il BIM, infatti, è una parte indispensabile del processo di decisione.

Ci sono diversi livelli di collaborazione in un progetto. Questi prendono il nome di livelli di maturità del BIM. Man mano che si avanza con i livelli la collaborazione tra le parti aumenta. Oggigiorno esistono 4 livelli di maturità del BIM.

BIM LIVELLO 0 (scarsa collaborazione)

Si tratta del livello più semplice di creazione di informazioni. In questa fase la collaborazione è praticamente nulla. La produzione e la condivisione di informazioni avviene tramite documenti stampati e non elettronici. Si usano i progetti CAD ma non avviene nessuna condivisione delle informazioni generate. Questo step risulta una tappa fondamentale, ma per un migliore utilizzo del BIM conviene iniziare ad approcciarsi ai livelli superiori.

BIM LIVELLO 1 (parziale collaborazione)

Molte aziende lavorano, ad oggi, in questo livello. Viene utilizzato il CDE (Common Data Enviroment). Si tratta di un piattaforma online dove si possono conservare e gestire tutti i progetti. In poche parole, il livello 1 del BIM è la transizione dal CAD alle informazioni 2D e 3D. Nonostante la presenza del CDE i progetti creati non sono comunque distribuiti tra i vari partecipanti al progetto.

BIM LIVELLO 2 (collaborazione completa)

Il concetto fondamentale di questo livello è la modalità con la quale le informazioni vengono condivise tra i vari membri del progetto. Si introducono così due nuove dimensioni, relative alla gestione dei progetti. Si tratta della dimensione 4D, relativa alla gestione del tempo, e alla dimensione 5D, relativa al calcolo del budget. Anche il PAS 1192 è di grande importanza perché delinea le condizioni necessarie perché un progetto raggiunga il livello 2 di BIM.

La collaborazione è alla base del livello 2. Tuttavia non richiede necessariamente che tutte le parti coinvolte nel progetto operino negli stessi modelli 3D CAD. Infatti ognuno è libero di usare il modello CAD che preferisce. Ciò che realmente conta è la presenza di un file di tipo comune (esempio un IFC) che contenga tutte le informazioni. In altre parole si tratta di un modello di completa collaborazione tra tutte le numerose parti del progetto. In questo modo tutte gli attori che lavorano al progetto posso avere una visione generale delle informazioni disponibili e modificarle. Grazie a questo si è in grado di creare un unico modello BIM. Infine, ma di vitale importanza, il software CAD, che viene usato da ogni parte, deve essere in grado di esportare file di tipo comune (es IFC, COBie).

BIM LIVELLO 3 (completa integrazione)

Il livello 3 del BIM è l’ultimo step del settore costruzioni. Il focus principale va su una completa integrazione (iBIM) delle informazioni in un ambiente cloud. Questo avviene grazie all’uso di un comune modello condiviso. Il modello è accessibile a chiunque debba lavorare al progetto. In aggiunta a questo, ogni attore potrà modificare e/o aggiungere la sua parte di informazioni. Vi sono dimensioni legate al tempo (4D) e ai costi (5D). Verrà aggiunta anche una dimensione legata al ciclo di vita della costruzione che sarà la dimensione 6D. Ci sono, al momento, ancora dubbi riguardanti i copyright e le responsabilità. Ci si aspetta, tuttavia, che vengano risolti in quanto si tratta di un ambito in continua evoluzione.

DIMENSIONI DEL BIM

Ci si confonde spesso tra dimensioni e livelli di maturità del BIM. Infatti i due non sempre corrispondono. Proponiamo qui un riepilogo per fare chiarezza:

vi sono i 4 livelli di BIM e le 4 dimensioni di BIM; le dimensioni sono:

3D -> progetti generati in 3D

4D -> si riferisce al tempo

5D -> comprende i dati relativi ai costi del progetto

6D -> è la dimensione relativa al ciclo di vita della costruzione.

L’ADOZIONE DEL BIM È IL PRINCIPALE COMPONENTE DELL’EVOLUZIONE

Ad oggi è chiaro che l’adozione del BIM è un modo affidabile di conservare e condividere le informazioni durante un progetto. Le informazioni sono il punto chiave del BIM, infatti la qualità del modello BIM dipende direttamente dalla qualità e precisione delle informazioni che contiene. Aspetto fondamentale è, infatti, che il modello BIM venga messo a disposizione degli attori che lo utilizzeranno in una versione facile e intuitiva.

Le persone in campo devono essere in grado di registrare i progressi e aggiornare i compiti semplicemente con un click di uno strumento che sarà direttamente collegato al modello BIM. In questo modo i lavoratori possono focalizzarsi unicamente sui loro compiti risparmiando cosi tempo e risorse.

In questo modo il BIM colma il gap tra il cantiere e l’ufficio, evitando che entrambe le parti lavorino in maniera isolata. Unendo i lavori e aumentando la collaborazione grazie al BIM diventa più facile migliorare i documenti dei progetti e definire immediatamente la qualità dei progressi tra i vari team.

Come spiegato, il BIM è un fattore chiave per aiutare e migliorare il flusso di dati tra i vari attori del progetto. Tuttavia è proprio qui che emerge uno dei problemi più cruciali.

La mancanza di protocolli da seguire porta le aziende ad avere diverse classificazioni da un progetto ad un altro. Questo fa si che si generi confusione tra progetti e risultati, rischiando di sprecare tempo e risorse.

Stabilire una standardizzazione base delle classificazioni interne può invece incrementare la produttività e migliorare il modo in cui vengono gestiti i processi di costruzione dall’inizio alla fine.

Allo stesso modo, tutti i team posso semplificare i loro compiti e processi grazie ad un ambiente digitale condiviso in collaborazione con il modello BIM.

Tuttavia ogni cosa si collega di nuovo alla necessità di uno strumento facile e intuitivo da usare direttamente dal cantiere. L’adozione del mondo digitale è un mondo in cui i proprietari spesso commettono il grave errore di focalizzarsi sugli aspetti 3D del BIM piuttosto che focalizzarsi sulle informazioni in primis.

Dopotutto, ogni team ha diverse necessità in termini di informazioni e di adozione del BIM. Ad esempio, una rappresentazione 2D può risultare ottimale per persone che hanno come priorità aggiornare gli amministratori sui loro progressi. Allo stesso tempo, però, una rappresentazione 3D potrebbe risultare più efficiente per un BIM manager che ha come priorità avere un occhio al progetto nella sua interezza.

È evidente, dunque, che ci sono diversi livelli di necessità in relazione al ruolo che ciascuno copre nel progetto. In ogni caso un linguaggio comune su come l’azienda classifica le sue specifiche in luogo è necessario.

QUALI SONO I VANTAGGI?

L’utilizzo del livello 2 e, si spera presto, del livello 3, avrà importanti benefici per il settore dell’edilizia. Eccone alcuni:

  • INCREMENTO DI PRODUTTIVITA’-> La possibilità di condividere informazioni in modo facile e veloce comporta un aumento di produttività. Un lavoro in collaborazione può aiutare a diminuire i tempi per apprendere e gestire le informazioni. Un aumento di produttività comporta minori costi e nel lungo periodo maggiore efficienza in termini di pianificazione dei progetti.
  • BIG DATA-> L’utilizzo del BIM aiuta certamente a gestire grandi quantità di informazioni. La gestione più efficace dei grandi dati cambierà le modalità di lavoro di molti attori coinvolti nel settore. Ci si aspetta, inoltre, che le quantità di dati da gestire aumentino sempre di più.
  • NUOVE POSSIBILITA’ PER MERCATI MINORI-> Il BIM gioca un grande ruolo nell’ottimizzazione dei processi edili. Questo può, a breve, portare alla creazione di nuovi segmenti di mercato che fino ad ora non avevano le giuste capacità per crescere. Grazie a un modello di completa o parziale collaborazione possono venire meno molti problemi che altrimenti si sarebbero verificati ogni giorno.
  • COSTRUZIONI DI MIGLIORE QUALITA’-> La possibilità di gestire più facilmente le informazioni e di controllarle meglio e con più precisione comporta un notevole miglioramento nella qualità delle costruzioni. In altre parole, si potranno creare costruzioni più complesse e con molto più da offrire ai residenti con le stesse risorse. Parametri come l’ambiente e la modernizzazione del design saranno molto più facili da tenere in considerazione durante la redazione di un progetto.
  • MARGINE DI ERRORE NETTAMENTE INFERIORE-> Grazie all’utilizzo del BIM, il margine di errore viene drasticamente migliorato. Con errori si intende qualunque inconveniente che può emergere durante la progettazione o durante la realizzazione in cantiere. il Building Information Modeling aiuta molto a prevenire errori e, perciò, aumentare l’efficienza del progetto.

CONCLUSIONE

È chiaro, quindi, che il BIM rappresenta l’apertura del settore edilizio verso l’interoperabilità. Non ci sono dubbi che sia una strada lunga e complicata. Negli ultimi anni sono stati fatti molti passi in avanti e il futuro del settore edilizio sembra sempre più promettente giorno dopo giorno.

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